Trapani, blitz antimafia: arrestati due complici del latitante Messina Denaro

La Polizia ha condotto un’operazione antimafia nelle province di Trapani e di Caserta (NA). La squadra mobile trapanese, su delega della Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Palermo, ha arrestato due persone ed eseguito numerose perquisizioni. Gli imputati sono Giuseppe Calcagno e Marco Manzo, entrambi ritenuti favoreggiatori del boss latitante Matteo Messina Denaro. Sono quindici gli indagati, a vario titolo, per associazione mafiosa, estorsione, detenzione di armi e favoreggiamento della latitanza del capomafia. Ispezionata anche l’abitazione di Castelvetrano del latitante.

La squadra mobile di Caserta, con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, sta eseguendo numerosi arresti nei confronti degli esponenti del sodalizio criminale con a capo un ex cutoliano, attuale reggente del clan dei Casalesi nell’agro Teano. Tra gli arrestati figura anche il referente di zona del federato clan “Papa”.

Giuseppe Calcagno è un fedelissimo dell’anziano capomafia di Mazara, Vito Gondola, che è stato fermato cinque anni fa. Da quell’indagine sono emersi i nomi di Calcagno e di Manzo (appartenente alla famiglia mafiosa che nel 2008 incendiò la casa al mare del consigliere comunale del Pd Pasquale Calamia, uomo colpevole di aver fortemente chiesto l’arresto di Messina Denaro). L’inchiesta, coordinata dal procuratore di Palermo Francesco Lo Voi e dall’aggiunto Paolo Guido, ha tentato di portare alla luce il passaggio dei “pizzini” e pare che ci sia la traccia di un biglietto probabilmente arrivato da Messina Denaro. Nell’ambito di questa indagine il boss è indagato per tentata estorsione.

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